Immagine della settimana

17 Ottobre 2022: Con strumenti avanzati progettati per catturare la luce dei mondi extrasolari e delle stelle e galassie più lontane dell'universo, è necessario ottenere immagini cristalline. Per raggiungere questo obiettivo, l’telescopio unitario 4 Yepun del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile è dotato di un impianto di ottica adattiva equipaggiato con quattro laser al sodio, puntati verso il cielo. Quando i raggi laser raggiungono circa 90 chilometri nell'atmosfera, eccitano gli atomi di sodio che iniziano a brillare, creando stelle artificiali nel cielo. Monitorando lo scintillio di queste stelle artificiali, lo specchio secondario deformabile del telescopio si rimodella a velocità di milli-secondi, correggendo le turbolenze atmosferiche. Ma la Via Lattea ha già diversi miliardi di stelle, quindi perché dovremmo averne bisogno di altre e in che modo questo aiuterebbe a creare immagini più chiare, vi chiederete? L'ottica adattiva richiede la presenza di una stella di riferimento relativamente luminosa e vicina all'oggetto che ...

10 Ottobre 2022: Questa immagine della settimana mostra due lune di Giove, le ghiacciate Ganimede ed Europa, che sono state fotografate nell'infrarosso grazie allo strumento SPHERE del Very Large Telescope dell'ESO. Mentre Europa è abbastanza simile alla nostra Luna, Ganimede è la luna più grande dell'intero Sistema Solare: è persino più grande del pianeta Mercurio! Le loro orbite intorno a Giove sono leggermente ellittiche, quindi si avvicinano e si allontanano dal pianeta durante la loro orbita. Questo fa sì che le lune vengano stirate e schiacciate dall'attrazione gravitazionale di Giove a intervalli periodici. Questo crea un calore da attrito che riscalda l'interno delle lune, rendendole geologicamente attive. In particolare, è probabile che Europa abbia pennacchi e geyser attivi che eruttano dagli oceani di acqua liquida sotto la spessa coltre di ghiaccio che ne costituisce la superficie. Grazie a queste nuove immagini e agli spettri, pubblicati in due studi di Oliver King e Leigh ...

03 Ottobre 2022: Vedete quel piccolo punto rosso? Si tratta di un'esplosione estremamente lontana nell'universo primordiale, ripresa dallo strumento X-Shooter del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO. Questa luce proviene da un gamma-ray burst (GRB), uno dei fenomeni più luminosi e sconcertanti dell'universo. Nel settembre 2021, l’osservatorio Neil Gehrels Swift della NASA ha rilevato una sorgente luminosa di raggi gamma in questa zona del cielo. Una volta che il bagliore iniziale di un GRB si è spento, quest’oggetto brilla ancora a lunghezze d'onda maggiori, come la luce visibile o l'infrarossa. Ma si spengono molto rapidamente, quindi gli astronomi devono reagire in fretta ! Un team di astronomi guidato da Andrea Rossi dell'INAF di Bologna ha osservato il seguito di un GRB con diversi telescopi in tutto il mondo, tra cui alcuni strumenti dell'ESO sul VLT e i telescopi robotici REM e GROND ospitati all’osservatorio di La Silla dell'ESO. Oltre a scattare immagini con X-Shooter, ...

26 Settembre 2022: La freccia in questa immagine della settimana indica l'asteroide Didymos, visto nella notte tra il 25 e il 26 settembre dal Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile. Didymos ha una luna più piccola, lunga 160 metri, chiamata Dimorphos (non visibile qui), contro la quale il 26 settembre alle 23:14 UTC una sonda della NASA si schianterà nell'ambito del Double Asteroid Redirection Test (DART). Il nostro VLT, così come molti altri telescopi in tutto il mondo, osserverà l’evento. Lo scopo della missione è verificare se un futuro asteroide potenzialmente pericoloso possa essere deviato dalla sua traiettoria con questo metodo. Il materiale che seguirà lo schianto ci fornirà inoltre, si spera, maggiori informazioni sulla composizione degli asteroidi, i mattoni originali del nostro pianeta. Presso l’osservatorio Paranal dell'ESO in Cile, tutti e quattro i telescopi da 8,2 metri del VLT osserveranno le conseguenze dell'impatto con strumenti diversi. I dati ottenuti permetteranno agli ...

19 Settembre 2022: Questo groviglio di cavi e tubi è una macchina del film Matrix? Potete stare tranquilli: anche se il cartello dice "pericolo", quella che può sembrare una macchina minacciosa è in realtà lo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO all’osservatorio Paranal. MUSE è uno degli strumenti più grandi del VLT ed è collegato a uno dei suoi quattro telescopi da 8,2 m, Yepun. Il potere di MUSE è quello di scattare migliaia di immagini a molti colori diversi in una sola volta o, in altre parole, di prendere molti spettri in un'ampia porzione di cielo in una sola volta. Ciò significa che gli astronomi possono osservare una galassia e ottenere informazioni spettrali su tutte le regioni di quella galassia. Dagli spettri, gli astronomi possono determinare, ad esempio, la composizione chimica della galassia, fondamentale per capire come si sono formati elementi come quelli che ci compongono. ...

12 Settembre 2022: Le nuvole scure di questa immagine, ripresa dall’osservatorio Paranal dell'ESO in Cile, assomigliano quasi a qualcosa di soprannaturale, come scie di fantasmi nel cielo. Ma non c'è bisogno di chiamare gli acchiappafantasmi! Queste nubi, note come Barnard 92 (a destra) e Barnard 93 (a sinistra), sono nebulose oscure: sembrano nere perché il gas denso e la polvere che contengono bloccano la luce di fondo, creando queste caratteristiche nebulose simili a fantasmi. Queste nebulose sono asili nido stellari, dove nuove stelle nascono dal collasso di gas e polveri dense. L'intera regione di spazio qui fotografata fa in realtà parte di un complesso stellare molto più grande, chiamato Piccola Nube Stellare del Sagittario (o Messier 24, catalogato da Charles Messier nel 1764). Quest'area è così ricca di stelle da essere chiaramente visibile a occhio nudo nelle notti buie, nella costellazione del Sagittario. Questa immagine è stata ripresa con un'enorme fotocamera da 268 ...

05 Settembre 2022: Il tramonto che si vede in questa immagine della settimana crea un magnifico scenario sul villaggio di telescopi dell’osservatorio di La Silla dell'ESO, nel deserto cileno. La Silla ospita molti telescopi, alcuni ancora in funzione, come il telescopio ESO da 3,6 metri situato sulla cima più alta a destra e attualmente a caccia di esopianeti. Alcuni dei telescopi di La Silla sono stati ritirati, come il telescopio submillimetrico svedese dell'ESO (SEST) che si vede in primo piano con la sua parabola lucida di 15 metri. Costruito nel 1987, il SEST era all'epoca il più grande telescopio di questo tipo nell'emisfero meridionale. Grazie alla sua gamma di lunghezze d'onda, ha permesso agli scienziati di studiare l’universo molto lontano e di fare molte scoperte interessanti legate agli asili nido stellari. Con il passare del tempo, le nuove tecnologie hanno portato alla nascita di telescopi più avanzati, che osservano anche nella parte (sub)millimetrica ...

29 Agosto 2022: Questa immagine della settimana mostra una vista a infrarossi di Sagittarius B1, una regione vicina al centro della Via Lattea, ripresa dal Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile. Il centro della nostra galassia è un ambiente esotico, densamente popolato di stelle, e si è ipotizzato che abbia una formazione stellare superiore a qualsiasi altro luogo della Via Lattea. Ma finora abbiamo trovato solo meno del 10% di tutte le giovani stelle che ci aspettiamo. Dove sono le altre? C'è un problema: la nostra vista verso il centro è oscurata da nubi di polvere e gas che bloccano la luce delle stelle. Con gli strumenti a infrarossi è possibile scrutare attraverso queste nubi. In questa immagine, scattata con lo strumento infrarosso HAWK-I del VLT dell'ESO, possiamo osservare da vicino questa regione. La vista è ipnotica e svela una miriade di stelle. In un recente studio, un team guidato da Francisco ...

22 Agosto 2022: L'immagine della settimana, scattata dall’osservatorio di La Silla dell'ESO in Cile, mostra delle strisce rosse luminose note come spettri rossi. Si tratta di una forma elusiva di fulmine che si verifica ben al di sopra delle nubi temporalesche, scaricando l'elettricità in alto nell'atmosfera terrestre, a un'altitudine di 50-90 km. Oltre a trovarsi molto più in alto nel cielo rispetto ai fulmini normali, sono più freddi dei fulmini bianchi che vediamo di solito e appaiono molto più deboli. I spettri rossi sono molto difficili da catturare: la prima prova fotografica è stata scattata solo nel 1989. Sullo sfondo della fotografia appare una tonalità verde, nota come luminescenza notturna. Durante il giorno, la luce solare sottrae elettroni all'azoto e all'ossigeno dell'atmosfera terrestre e, di notte, questi elettroni si ricombinano con gli atomi e le molecole, facendoli brillare. Di solito, l'airglow può essere visto solo in cieli molto bui, dove non c'è inquinamento ...

15 Agosto 2022: Cerro Armazones, nel deserto di Atacama in Cile, è il sito del prossimo gigante dell'ESO, l'Extremely Large Telescope (ELT). In questa immagine, vediamo la strada che conduce a questa montagna alta 3000 metri e, in lontananza, il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO. I laser del VLT si protendono verso il cielo, parallelamente alla Via Lattea. Cerro Armazones è stato il primo sito proposto per il VLT, e ora la montagna avrà finalmente un telescopio tutto suo. Lavorare ad alta quota non è facile, ma Cerro Armazones è secco e quasi privo di inquinamento luminoso artificiale, il che lo rende un sito perfetto con condizioni eccellenti per il più grande occhio del mondo sul cielo. In questa immagine vediamo un luccichio rosso che illumina il cielo scuro, un fenomeno naturale chiamato luminescenza notturna o airglow. Con una prima luce prevista per la fine del decennio e dotato di una serie di ...

08 Agosto 2022: L'immagine della settimana mostra una splendida vista della Via Lattea che si estende sul deserto di Atacama, sede dell’osservatorio Paranal dell'ESO. In primo piano, si intravede anche il cacciatore di pianeti NGTS, il Next Generation Transit Survey. L'NGTS, costruito da una collaborazione di istituzioni britanniche, svizzere e tedesche, è composto da 12 telescopi che monitorano continuamente il cielo, alla ricerca di cali di luminosità di centinaia di migliaia di stelle. Quando un esopianeta transita tra la sua stella ospite e noi, oscura la luce che ci raggiunge e ciò può essere misurato dall'NGTS. Il survey è specializzato nella ricerca di super-Terre, esopianeti più massicci del nostro pianeta natale ma più leggeri di un gigante di ghiaccio come Nettuno. L'NGTS lavora anche in tandem con i telescopi dell'ESO, come quelli visibili sullo sfondo: il Very Large Telescope (VLT, con i suoi laser per l’ottica adattiva) e il Visible and Infrared Survey ...

01 Agosto 2022: Questa settimana presentiamo un'immagine della galassia a spirale NGC 4303, nota anche come Messier 61, uno dei più grandi membri galattici dell'Ammasso della Vergine. Essendo una cosiddetta galassia starburst, ha una quantità insolitamente elevata di stelle che nascono ed è stata utilizzata dagli astronomi come laboratorio per comprendere meglio l'affascinante fenomeno della formazione stellare. Le stelle si formano quando le nubi di gas freddo collassano. Le radiazioni energetiche delle stelle appena nate riscaldano e ionizzano il gas rimanente. Il gas ionizzato brilla, fungendo da faro della formazione stellare in corso. In questa splendida immagine che assomiglia a un gioiello, questo gas incandescente forma un vortice d'oro: esso è la traccia diretta della nascita di stelle. Il bagliore dorato è il risultato della combinazione di osservazioni effettuate a diverse lunghezze d'onda della luce con lo strumento MUSE (Multi-Unit Spectroscopic Explorer) del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile. Qui le nubi ...

25 Luglio 2022: Dal deserto di Atacama, in Cile, si può ammirare l'ultima novità dell’osservatorio di La Silla dell'ESO: BlackGEM, una rete di telescopi ottici creata per rilevare le sorgenti delle onde gravitazionali utilizzando la luce visibile. Sebbene non fosse presente quando è stata scattata questa immagine, ora è stata installata una terza cupola nel pilastro più a destra. In collaborazione con osservatori come EGO-Virgo e LIGO, BlackGEM cercherà alcuni degli eventi più drammatici dell'universo, tra cui la collisione di buchi neri e stelle di neutroni. Questi eventi causano increspature nello spaziotempo note come onde gravitazionali che rilevatori come Virgo e LIGO sono in grado di identificare. BlackGEM è quindi in grado di individuare la loro posizione cercando nel cielo eventi astronomici di breve durata, come le sorgenti ottiche che appaiono o scompaiono nell'arco di una sola notte. Dopo che BlackGEM avrà terminato le sue misurazioni, altri telescopi, come il Very Large Telescope ...

18 Luglio 2022: Il telescopio da 3,6 metri, situato presso l’osservatorio di La Silla, è il vecchio gioiello dell'ESO. Attivo dal 1976, esso è uno dei più vecchi telescopi dell'ESO ancora in uso e viene continuamente aggiornato per adeguarsi alle ultime tecnologie. L'immagine della settimana mostra una vista a occhio di pesce della cupola in cui si trova il telescopio, mentre le stelle ruotano sopra di esso intorno al polo celeste sud. Il telescopio da 3,6 metri dell'ESO si trova nella cupola più grande a sinistra della foto qui sopra e oggi gli astronomi lo usano per cercare esopianeti. Dal 2008, il telescopio ospita lo strumento HARPS (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher), a cui si è aggiunto nel giugno di quest'anno il NIRPS (Near InfraRed Planet Searcher). HARPS, NIRPS e il telescopio da 3,6 metri sono i principali specialisti di esopianeti al mondo e costituiscono una splendida squadra per fare nuove ed ...

11 Luglio 2022: Questa foto mostra una notte tranquilla sopra l'osservatorio Paranal dell'ESO nel deserto di Atacama in Cile. La cosa più evidente è la macchia rossastra al centro-sinistra del cielo: Marte. Nel cielo stellato si staglia il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, sulla collina a destra. Si possono vedere le cupole dei quattro telescopi unitari da 8,2 m e il più piccolo VLT Survey Telescope sul bordo destro della collina. A proposito di Marte, lo sapevate che il paesaggio intorno a Paranal ha un aspetto straordinariamente marziano ? Tanto che l'Agenzia Spaziale Europea invia talvolta dei prototipi di rover per simulare le missioni in un ambiente realistico.

04 Luglio 2022: La pioggia di meteore Eta Aquariids, che ha raggiunto il picco all'inizio di maggio di quest'anno, è stata catturata in questa splendida immagine dall'astrofotografo Petr Horálek. È stata scattata vicino a San Pedro de Atacama, una città cilena a circa 50 km dal sito dell'osservatorio di Chajnantor, dove si trovano APEX e ALMA, strutture astronomiche di proprietà dell'ESO. Le meteore Eta Aquariids sono causate dai residui della cometa di Halley e costituiscono le frecce luminosi, che si vedono nella foto. Ma non finisce qui: questa immagine è letteralmente piena di fenomeni astronomici. L'oggetto luminoso verso il fondo del cielo è Venere. Sopra di esso, alienati in modo soddisfacente, si trovano diversi pianeti in congiunzione. Direttamente sopra Venere c'è Giove, seguito dal rosso brillante di Marte e poi da Saturno. Congiunzioni di questo tipo sono rare, spesso avvengono a distanza di decenni. I pianeti tracciano anche la luce zodiacale, il debole ...

27 Giugno 2022: Situato alla periferia del deserto cileno di Atacama, 600 km a nord di Santiago e a 2400 metri di altitudine, questo villaggio apparentemente minuscolo in mezzo al deserto è in realtà il primo osservatorio dell'ESO, l’osservatorio di La Silla. Le numerose strutture astronomiche ospitate a La Silla comprendono il telescopio da 3,6 metri dell'ESO e il New Technology Telescope (NTT) dell'ESO, oltre a diversi telescopi nazionali, come ExTrA o il telescopio danese da 1,54 metri. Il telescopio da 3,6 metri è entrato in funzione nel 1977. È la sede dello strumento High Accuracy Radial velocity Planet Searcher (HARPS), un potente cacciatore di esopianeti che ha scoperto Proxima b, un pianeta roccioso di massa terrestre in orbita attorno alla nostra stella più vicina dopo il Sole. Inaugurato nel 1989, l'NTT ha costituito un'importante pietra miliare nel campo dell'ottica attiva, una tecnica che cambia la forma dello specchio di un telescopio contro ...

20 Giugno 2022: Vi starete chiedendo dove sia stata scattata questa foto della settimana, forse all'interno di un'officina meccanica o di una cantiere di costruzione? In realtà, questa foto mostra l'interno di una delle cupole del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO! All'interno della foto si trovano una serie di grandi parabrezza, ciascuno di circa mezzo metro di altezza, fondamentali per consentire al VLT di scattare le immagini cosmiche cristalline che possiamo ottenere oggi. La cupola del VLT è fondamentale per proteggerlo dalle intemperie: vento, pioggia, granelli di sabbia e polvere. Ma queste grandi strutture possono causare problemi agli astronomi. Le cupole possono agitare l'aria contenuta al loro interno, creando un effetto chiamato turbolenza dell'aria (simile alla turbolenza che può spaventare durante un viaggio in aereo). Questa turbolenza offusca le immagini riprese dal telescopio e deve essere corretta. La forma della cupola è stata ampiamente testata nelle gallerie del vento per ridurre al minimo ...

13 Giugno 2022: Quest'immagine della settimana mostra un rilassante tramonto sull’osservatorio dell'ESO a Paranal, sede del Very Large Telescope (VLT). Il cielo acquerellato crea un magnifico sfondo per due telescopi ausiliari (AT). Il VLT ne ha quattro, che lavorano insieme come parte di una più ampia struttura di osservazione nota come il Very Large Telescope Interferometer (VLTI). Il VLTI combina la luce cosmica raccolta da un massimo di quattro telescopi, gli quattro AT o le loro quattro controparti più grandi, gli telescopi unitari (UT) da 8,2 metri. Un sistema di specchi alloggiati in tunnel sotterranei convoglia i diversi fasci di luce verso il laboratorio VLTI, dove vengono combinati con una tecnica chiamata interferometria. Questo permette ai ricercatori di sondare l'universo con occhi molto più acuti, come se avessero a disposizione un enorme telescopio "virtuale" grande quanto la distanza tra i singoli telescopi, attualmente fino a circa 140 m, che può individuare dettagli che ...

06 Giugno 2022: L'immagine mostra NGC 1087, che ricorda un serpente addormentato e arricciato. Questa galassia a spirale, situata a circa 80 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Cetus, è stata catturata qui da una combinazione di osservazioni condotte a diverse lunghezze d'onda - o colori - della luce. Ma non c'è da preoccuparsi, NGC 1087 non vi avvelenerà! L'apparente minaccioso bagliore rosso corrisponde in realtà a nubi di gas molecolare freddo, la materia prima da cui si formano le stelle. Gli astronomi sono in grado di fotografare queste nubi grazie all'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) con sede in Cile, di cui l'ESO è partner. Le regioni bluastre sullo sfondo rivelano le stelle più vecchie e già formate, fotografate dallo strumento “Multi-Unit Spectroscopic Explorer” (MUSE) sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, sempre in Cile. Le immagini sono state scattate nell'ambito del progetto “Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS” ...